Tennis Italiano intervista Amanda Gesualdi

Dopo il Comunicato Stampa del 30 Gennaio 2017, Amanda Gesualdi, direttrice sportiva del Tennis Rozzano, spiega, in una intervista fatta da Tennis Italiano, la decisione del club di non affiliarsi più alla Federazione Italiana Tennis. Costi eccessivi, disinteresse nei confronti dei circoli e priorità federali non più condivise. “Ci hanno tolto quasi tutto l’amore per il tennis. Basta lamentarsi: è tempo di agire”.

“Il tennis torna ad essere come l’aria: di tutti e per tutti”. È una delle fasi più significative stampate nel comunicato divulgato dal Tennis Rozzano a fine gennaio, per spiegare la decisione di rinunciare, dopo 40 anni, all’affiliazione alla Federazione Italiana Tennis. Una scelta che parte da lontano e tocca svariati punti dell’operato della FIT e dei valori del club, due soli campi a sud di Milano ma una vita sociale e un’attività molto sviluppate. Dai continui aumenti nelle tasse a un paio di cause legali con la Federazione, da una politica in cui l’associazione milanese non si riconosce da tempo a delle priorità che non si sente più di condividere. Fino a una scelta che anno dopo anno ha trovato sempre meno “contro” e sempre più “pro”. “Purtroppo – si legge nel comunicato – il bilancio sportivo, etico e morale del 2016 del rapporto con la Federazione, si è chiuso, ultimo ma non solo, con un passivo non più sostenibile per quella che è la concezione del tennis per questa associazione”. Potevano dire basta in silenzio, invece hanno deciso di dar voce al proprio malcontento, scatenando varie reazioni fra appassionati, insegnanti e responsabili di altre realtà. La gran parte, a dispetto di un numero esiguo di azioni, sono positive, di appoggio e solidarietà. A conferma del fatto che parlare è una cosa, agire è ben altra. Loro, come racconta la direttrice sportiva Amanda Gesualdi, hanno scelto la seconda.

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Crediamo sia importante riportare qui alcuni dei tanti messaggi ricevuti dopo l’intervista, mantenendo l’anonimato dei mandatari.

L.C.:”Una situazione che dovrebbe far riflettere tutto il mondo dello sport e non solo quello del tennis.”

A.C.: “Voglio umilmente dire la mia sul “caso Rozzano”. Un piccolo circolo che però è riuscito nel tempo ad avere successi in tutti i campi di azione e cioè quello agonistico,quello educativo….un circolo a tutto tondo. Purtroppo un circolo così è naturale che si trovi ” stretto” nel sistema federale conicentrico. Come può un circolo innovativo andare d’accordo col sistema sportivo italiano che è frutto della preistoria? È impossibile. Chi vuole stare al passo coi tempi, chi vuole innovare si trova a scontrarsi con un sistema normativo fermo, rigido, obsloleto che non vuole modernizzarsi poichè questo porterebbe alla perdita del controllo su tutto. Come può essere possibile che nel tennis stia tutto nello stesso contenitore? Come può essere possibile che tutto lo sport stia nello stesso contenitore? Così come non è possibile che sotto il CONI ci siano sia le Federazioni che gli Enti di Promozione Sportiva con la conseguente sudditanza degli Enti nei confronti delle Federazioni per ragioni principalmente economiche allo stesso modo non può stare tutto il tennis sotto la Federazione Tennis. È il CONI che permette l’esistenza di una Federazione Tennis onnivora. Sport amatoriale,sport professionistico,sport educativo,sport promozionale,insegnamento….dirigenti amatoriali,manager professionistici,operatori volontari,coach professionistici,maestri…. Tutto questo non può stare insieme solo per quattrini. La base serve al vertice perchè porta soldi. L’organizzazione di ogni attività porta soldi. Tutto viene messo a reddito compresa la formazione….tasse e balzelli….giocate e portate soldi alle casse centrali…iscrivetevi anche a 4 tornei contemporaneamente. Chi ha cercato di fare qualcosa di diverso è stato, nel tempo, o massacrato oppure “ingaggiato”. La Lega Tennis Uisp si è dovuta sottomettere alle logiche conicentriche che di fatto attraverso i contributi condizionano i pochi atti di libertà dei pochi coraggiosi. Maestri coraggiosi sono dovuti espatriare, altri si sono dovuti sottomettere… Lo sport è una cosa seria. Andrebbe totalmente riformato tutto il sistema. Andrebbe finalmente liberato, liberalizzato. Un Coni leggero con delle Federazioni leggere improntate solo sullo sport agonistico e di vertice e “libertà” per tutto l’altro sport. Io personalmente in questo momento non vedo altra soluzione se non quella di uscire dal sistema Coni. Si può fare attività al di fuori del CONI facendo riferimento esclusivamente alle leggi sanitarie. Si puô fare il maestro al di fuori della Federazione,basta aprire la partita iva. Tutto si può fare, basta volerlo. Non voglio apparire rivoluzionario ma bisogna rivoltare il sistema sport. Far comprendere alla politica quali sono le reali istanze del movimento sportivo che va totalmente ricostruito.”

A.S.: “Tutti a fare complimenti ma a muoversi creando un nuovo movimento no eh …. non iscrivendosi ai tornei Fit infischiandosi delle classifiche, non rinnovare le tessere, creare un tennis aperto a tutti”

M.S.: “Conosco benissimo come istruttore UISP cosa vuol dire FIT e non vado oltre.”

L.T.: “Amanda, ho letto tutto. La mia stima per te vorrebbe disperatamente salire più su, ma è già al top. Non credo affatto che tutto possa finire così. Ma tu dimostri di essere davvero tutta d’un pezzo: senza scorciatoie. Non hai fatto passi impulsivi, ma ben meditati, in tutte le loro possibili conseguenze. Questa, è la tua forza. Qui sta il tuo coraggio. Mi auguro davvero che qualcosa si muova. Ma qualunque cosa succeda, compreso l’avvento del dimenticatoio, tu non avrai tradito te stessa. Dici poco? BRAVA!”

S.M.: “Beh.. io sono una di quelle giocatrici che sei riuscita a portare in seconda categoria. Più che portare forse la parola corretta è “Rinascere”. Quando per i Maestri e Tecnici Fit con i quali mi allenavo la mia carriera era praticamente finita ed ero un fottutissimo numero di un accademia, una pedina di un puzzle più grande. E io dove stavo? Il mio essere dove stava? La mia individualità dove stava? Pian piano mi hai lasciato libera di scegliere come volevo giocare accettando i miei tempi, senza impormi nulla ne a livello tecnico ne tattico ma facendo sì che io facessi i miei passettini quando li sentivo davvero, quando ne ero davvero pronta. Mi hai aiutato a scoprire chi volevo e chi voglio essere come persona e come atleta e il mio tennis si e’ evoluto di conseguenza. E tutto questo perché sei un Coach e una Persona Autentica. Io nel 2009 ho scelto di allenarmi con te e nel 2017 continuo a scegliere di allenarmi con te! Tutti gli atleti dovrebbero essere liberi di scegliere con chi allenarsi indipendentemente da una qualifica o da una classifica e viceversa!”

Q.C.: “Ciao. Ho apprezzato molto la tua presa di posizione nei confronti dell’establishment. Non per interessi particolari ma da semplice cittadino dello sport. In un contesto specifico francamente deprimente uno squarcio di luce. Se posso essere utile in qualche forma scrivi. Ho accettato di spendere la faccia in vicende di minor dignità. Ah…non amo Milano ma devo andarci ogni mese…”

M.R.: “Avete le palle siete dei grandi sicuramente sarete seguiti da altri circoli”

G.S.: “Una lunga e appassionante storia raccontata sulla più autorevole rivista italiana del settore. Da leggere per gli appassionati dello sport, qualunque sia! #iostoconTennisRozzano”

T.D.C.: “brave, io maestro nazionale ….prof di educ fisic, 46 anni, da quando avevo 6 anni sto nello sport, non pago niente alla F.I.T. dal 2010 perchè mi hanno trattato come un numero……….. lavoro come viene ma la fit non avrà un euro da me (giacche , polo se lo possono riprendere).”

M.M.: “Ciao Amanda, non ti conosco di persona, ma di vista si, avendoti vista tu e la tua squadra di Rozzano, alla finale a squadre e spero di non sbagliarmi al Tennis Tavernola di Giulia e Sara Sussarello. Da grande appassionato mi rattrista e mi commuove questa tua intervista, hai il mio grande e forte sostegno per la scelta che hai fatto, spero che gli altri tennis club affiliati FIT prendano esempio dalla tua coraggiosa e forte decisione. I miei migliori Auguri per la continuazione e per quello che dai per il tuo Tennis Club Rozzano.”

D.C.: “Se c’è una cosa che proprio non ti si può rimproverare Amanda, questa è la serietà e la dedizione per l’agonismo e per il tuo lavoro. Ti ringrazio per tutti gli insegnamenti e per le ore passate sul campo da tennis a cercare di tirare fuori il meglio da tutti. Sei una grande maestra e questo la fit non te lo potrà mai negare.”

P.P.: “Spero che il tuo gesto coraggioso venga presto imitato da tutti quelli che parlano parlano ma fatti zero… Brava “

L.P.:”Brava e bravi per FARE!! non solo dire, si parla troppo e si fa poco, da 3 anni sono istruttore di tennis in Italia lavoravo prima in Argentina dove per fortuna avevo la Federazione lontana. È perfetta la scelta, anzi solo aggiungere che non serve la FIT per fare giocatore, i circoli potrebbero investire i soldi destinati (buttati) a la FIT per far giocare ai loro agonisti in circuiti all’estero a livello Europeo, fare incontri amichevoli con altri, ecc… qua si dimenticano che per giocare ITF/ATP/WTA non ti serve un circolo italiano. Come istruttore siamo indefessi davanti agli abusi di “imprenditori” nel bussines dello sport la FIT non fa ne farà niente per noi.”

R.P.: “È fondamentale battersi per qualcosa in cui credi veramente… E per me, non smetterò mai di ribadirlo, la libertà dell’individuo di praticare una passione come è e deve sempre essere lo Sport, non deve mai essere lesa, da nessuno e da niente… Doversi battere per un diritto sacrosanto non è giusto, perché dovrebbe essere riconosciuto direttamente proprio da chi ha l’onere e il dovere di tutelare e salvaguardare… E quando, come in questo caso, quel ruolo si tramuta in “nemico”, è lo Sport che paga… Ma bisogna aver fiducia e continuare a lottare… Anche io sto col Tennis Rozzano!!!”

“CONDIVIDIAMO tutto… Noi siamo con il Tennis Rozzano e con tutti (e sono tanti) coloro che la pensano alla stessa maniera e che però, coi fatti, dimostrano la loro insoddisfazione… Per questo continueremo ad insistere per cambiare, a qualsiasi costo… Questo è solo un inizio… Buon Sport a tutti… e W il TENNIS per TUTTI!!! :-)”

A.R.M.:”Sono perfettamente d’accordo con Amanda Gesualdi, stanno facendo morire tutti i piccoli circoli! Sveglia è ora che si inizi a far vedere alla FIT che senza i piccoli circoli loro non esistono…”

T.D.C.:”ti stimo , ti ho scritto nella tua bacheca e lo urlo tranquillamente a tutti……”

L.G.:”Noi ormai non più affiliati da 3 anni…semplice S.R.L. e via…avete fatto la scelta giusta…”

M.G.: “In Federazione Non Hanno Tempo da dedicare al tennis , per loro priorità è coprire il centrale degli internazionali”

V.S.: “Volevo affiliarmi alla Federazione dopo tanti anni di attività Uisp, questo è il msg che ho inviato ai genitori… “Bgiorno..vi scrivo in  merito all’attività della federazione italiana tennis a squadre che volevo intraprendere con i ragazzi…I ragazzi devono avere una tessera fit ago ..all’inizio ho registrato un nuovo statuto all’ag.delle entrate (360 euro)..dopo poi però prima di procedere ho fatto due conti 360 euro (nuova affiliazione)..250 euro 0mologazione nuovi impianti (il T.C.E. è stato più volte affiliato e nn capisco cosa sia cambiato, i campi nn si sono né ristretti ne allungati) ed infine 15 euro a campo…costo totale 1000 euro in più ci sarebbero stati da versare 120 euro per l’iscrizione delle squadre e i giocatori che sitrasferiscono da altri circoli avrebbero dovuto pagare un costo x il trasferimento)..ma da quest’anno una nuova legge interna prevede che se la scuola tennis nn é riconosciuta dalla fit(con costi aggiuntivi) nn si può partecipare a campionati U 12/14/16….tutto questo,per chi é fuori dalle dinamiche della burocrazia del tennis federale é un ottimo deterrente perché i circoli cerchino vie diverse. La federazione dice avere un valore aggiuntivo che non riconosco (con me tanti altri) tipo la televisione tematica Supertennis, che mentre Nadal e Federer giocano una fantastica finale a Melbourne trasmette la finale di Wimbledon del 2010 (ricordo che la televisione tematica prende contributi da tutti gli affiliati ed è di un parente del presidente  della federazione binaghi).. Alla luce di tutto questo ho contattato altri circoli che comunque tessereranno i ragazzi ….i costi saranno molto ridotti per voi e cmq i ragazzi potranno fare attività a squadre UISP ed individuale a fit.. Se volete ulteriori spiegazioni oggi pom ve le darò..”

Sostengo la vostra scelta…e spero sia la prima di tante..In Bocca al Lupo!”

S.M.: “Gentile Amanda, le rubo un paio di minuti per raccontarle il mio punto di vista. Sono un insegnante di liceo (lettere classiche) la mattina, nel pomeriggio istruttore Uisp (ultimamente poco allineato a certe scelte) e Fit (da sempre scontento di certe scelte) e dirigo un piccolo circolo in provincia di Brescia (un campo coperto e due scoperti stagionali) e… Non mi sono mai affiliato alla Fit! Qualche piccolo inconveniente, i giocatori più forti che a una certa età necessariamente vanno in altri circoli, ma si vive intensamente il nostro sport, magari ciclicamente dovendo reimpostare l’attività; quest’anno siamo ripartiti soprattutto dai 2008/09. Le pressioni per affiliarci ci sono sempre state e ci sono, ogni anno riflettiamo se farlo o meno: quest’anno ho tentennato, poi ho riflettuto su un fatto tra gli altri singolare: è arrivato Palmieri (a lei l’ardua sentenza) e la NextGenAtp, la cui organizzazione richiede enorme liquidità monetaria a garanzia, a noi sarebbero arrivate solo le tasse, la burocrazia, gli oneri. Credo che la sua scelta sia stata onesta, coraggiosa, ha certamente vantaggi e svantaggi, è in linea con le scelte che ho sempre fatto quindi non posso che augurarle buona fortuna e, per quel che vale, donarle il mio sostegno. Cordiali saluti”

L.F.: “Cara Amanda, sono uscito ormai da 17 anni dal mondo dell insegnamento del tennis dal quale ho ricevuto negli anni grandi soddisfazioni, professionali e personali in Italia ma soprattutto in Inghilterra dove, per esempio, LTA aveva già pensato di “istituzionalizzare” l’accesso nelle scuole dell’insegnamento del tennis con finanziamenti, pubblici e privati, quando in Italia i nostri studenti delle scuole primarie si arrampicavano ancora sul quadro svedese. Il progetto tennis e CPS fu anche il primo del genere e riconosciuto come pilota con una valenza rieducativa per un mondo quale il disagio psichiatrico che, di fatto, vive nella totale solitudine e discriminazione. Fu per me l’avvio di un percorso personale importante e che ricordo ancora oggi con grande emozione considerando un privilegio averne fatto parte. Le vicende che hanno riguardato il tennis rozzano recentemente e le decisioni che sono state prese, mi hanno spinto a scriverti queste poche righe dopo tanti anni dal nostro ultimo incontro, per affermare che sono solidale con quanto avvenuto e fiero che il mondo, che sento ancora come parte di me, sia rappresentato anche da valide professioniste come te. Ci furono momenti dove il tennis rozzano non ebbe un comportamento corretto nei miei confronti ma questo non cancella la mia vicinanza ora, per una scelta senza dubbio difficile ma condivisibile. Vivo ormai lontano, ma se e quando possibile, tornerò a trovarvi. Per ora, vi faccio tanti auguri per un futuro che spero sarà ancora più ricco di soddisfazioni. Un caro saluto a te e a tutti coloro che si ricordano di me.”

V.R.: “Solidale con voi, in bocca al lupo e buon lavoro, da chi maestro di vecchia data, ha combattuto da sempre i soprusi, ma da soli non si va da nessuna parte.”

A.A.: “La federazione deve cominciare a occuparsi della crescita degli  atleti, non soltanto (e malamente) dei problemi dei  maestri.”

G.F.: “Ciao Amanda, ho appena letto i 2 articoli su tennis italiano su Sara e sull’affiliazione FIT, e non posso che farvi i complimenti per quello che fate e soprattutto per la passione e l’impegno che ci mettete e nel mio piccolo sono orgoglioso di far parte della vostra accademia! Spero di riprendere al più presto gli allenamenti non appena avrò un attimo di tregua al lavoro.

A.C.: “La federazione e diventata un club privato per pochi, a scapito dei tanti, invece di favorire la pratica dello sport, per i club periferici e diventato impossibile sopravvivere, bisognerebbe tutti boicottare la Fit”

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Author: Tennis Olistico

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