Un rito antico …

Io, vecchia sedicente tennista spelacchiata, ho la grande fortuna di essere socia del Tennis Olistico di Rozzano. Durante i combattutissimi match fra vegliarde – due ore di strenua lotta senza misericordia, per ben due volte alla settimana – mi capita spesso di affiancare, dal campo n.2, gli allenamenti degli atleti – quelli veri – sul campo n.1.

Tra una corsa a rilanciare l’ennesimo pallonetto e la zampata di servizi a 30 all’ora, il mio sguardo è calamitato da ciò che accade vicino a me. Cosa, questa, che fa imbestialire sia le mie avversarie, che la mia compagna di turno, le quali mi minacciano sovente di radiarmi dal loro entourage. Ma io so che non lo faranno mai, perché, orba tra i ciechi, so che ancora hanno bisogno del mio leggendario rovescio, per tenere alto il livello degli incontri… Ma non è di questo che intendevo parlare.

Ciò che accade nel campo di fianco a quello in cui gioco ha un fascino irrinunciabile, per me. Il fascino dell’antico rito dell’insegnamento: quello nato dal cuore, più che dal sapere; quello assimilato in profondità, più che dal linguaggio. Amanda, elegante e sottile, lancia le palle agli atleti con gesti armoniosi e precisi, che contrastano con la calcolata potenza delle risposte ai suoi lanci. Sara si espone con tutto il corpo, aprendosi nello slancio della risposta e caricando l’intero corpo di un’energia possente che libera nel colpo: dritto rovescio, dritto rovescio… Arianna danza sul campo, e sembra una farfalla caricata a fuochi d’artificio. Antonino migliora di giorno in giorno – lo noto, naturalmente, con il mio infallibile sguardo di esperta – e si cimenta senza risparmio, con efficacia crescente.

Ed ecco che, di colpo, tutto s’interrompe. Gli atleti si incontrano a rete con Amanda, ed è lei, ora, a danzare, mimando con grazia i movimenti errati di cui ha preso nota durante l’allenamento, e correggendoli con gesti puliti, compiuti. Non riesco, purtroppo, a sentire le sue parole, ma quelle delle mie compagne sì, che sbraitano contro la mia inguaribile distrazione! Le metto subito a tacere con il mio favoloso rovescio incrociato e loro non banfano più.

Oh, avessi io incontrato, mezzo secolo fa, un’Amanda disposta a guarire il mio dritto spadellato e il mio servizio orizzontale, chiamato, da chi mi vuol bene, lo “schizzetto”…

Lorenza Tosi

Lorenza Dardanello Tosi, scrittrice, al seguente link i suoi libri:

http://www.lafeltrinelli.it/libri/lorenza-dardanello-tosi/210946

Author: Tennis Olistico

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