Normalmente le sessioni di Coaching si svolgono in ufficio, in locali, tramite connessioni di rete o in luoghi tranquilli dove porter dialogare in modo riservato. L’ambiente circostante risulta più o meno conosciuto e la persona che ha richiesto la seduta, non ha bisogno di grandi sforzi di adattamento. Quello che propongo, offre l’opportunità di cambiare prospettiva e portare l’atleta in una situazione diversa e maggiormente impegnativa, in montagna!
L’Alpine Coaching è un esperienza dove il Coach attraverso delle domande facilita la connessione della persona con l’ambiente naturale, torrenti, gande, piani di lavazze, boschi, bocchette, rocce, creste. Il paesaggio diventa il pretesto per riconnettere l’essere umano al proprio paesaggio interiore, facilitando così il vero ascolto, permettendoci il contatto con la nostra natura più autentica, con la nostra energia, vitalità e con i nostri desideri più profondi.
- Domenica 8 Ottobre 2023, Sara Marcionni, Mental Coach Pro, ci propone un’Escursione+Coaching.
- Per maggiori Informazioni contattala alla mail sara@sportolistico.it
Ci troviamo sul versante orobico valtellinese in un percorso ad anello che si presta a lavorare sui passaggi importanti nella vita di ognuno di noi. Partenza da località Briotti (1000m.) su un tratto della Decouville, che un tempo serviva per collegare le varie dighe, e bacini, mediante appositi carrelli che scorrevano su binari e trasportavano persone e materiali. I primi due chilometri saranno utili per mettere a fuoco l’obiettivo personale di giornata. Si arriva dunque al bivio, che ci porterà, tramite un sentiero nel bosco molto suggestivo, a godere delle splendide abetaie che circondano l’Alta Valle del Serio, prima in località Bratta, e poi all’Alpe Armisola (1629m). Proseguiremo su una lunga passerella in legno che ci farà attraversare l’Alpe fino a giungere in località Le Piane. Si scenderà dunque dal sentiero nel bosco che dalla località Dosso Del Sole ci riporterà alla Decouville.
Distanza: 12 km
Dislivello: 600 metri
“Questi luoghi sono legati ad una singolare storia: vi furono nascoste, in una struttura apposita, alcune casse con la scritta “motori”, che contenevano in realtà le vetrate del Duomo di Milano, smontate per sottrarle ai bombardamenti e portate fin qui per iniziativa della famiglia Falk. Ovviamente terminata la guerra le vetrate furono ricollocate nel duomo.” – Storia tratta da paesi di Valtellina –
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