Il Triangolo della Salute

Tennis Olistico® interagisce con l’Atleta tenendo in considerazione i tre principi cardine del famoso Triangolo della Salute: livello strutturale (fisico), livello mentale, e livello biochimico (alimentazione).

Teniamo presente che la Mente influenza la postura e la capacità digestiva, il Metabolismo influenza la mente e la postura, la Postura e il Movimento influenzano la mente e la capacità digestiva. Sono tutte e 3 interconnesse.

1. Equilibrio Biochimico del corpo: la qualità del metabolismo, la tossiemia, l’equilibrio ormonale (modello alimentare, stile di vita ecc.);
2. Costruzione fisica del corpo: la correlazione tra colonna vertebrale, cranio, bacino, sistema nervoso e organi interni; le tensioni muscolari, la postura abituale (esercizio fisico, movimento, rilassamento ecc.)
3. Rappresentazioni mentali: le credenze, il modo unico e originale che ciascuno ha di rappresentarsi, di percepire il mondo e, quindi, di comportarsi.

Il Triangolo della Salute è un concetto elaborato nel 1800 dai primi osteopati e naturopati americani. Tendenzialmente tutti noi siamo portati a pensare che se abbiamo una situazione emotiva che ci affligge, questa inciderà sull’umore e sullo stile alimentare (es. depressione = mangio dolci o cioccolato), ma ci risulta più difficile pensare che un dolore allo stomaco, o ad una spalla, o a un ginocchio possa essere causato da un’emozione o uno stress. In realtà dobbiamo prestare una giusta attenzione a questo meccanismo: il nostro cervello utilizza e impiega costantemente il corpo per lanciare dei segnali e dei messaggi; sintomi che servono ad avvisarci e a richiamare la nostra attenzione sul fatto che qualcosa che stiamo vivendo non va bene e va modificato, o migliorato.

L’attenzione ai propri vissuti e agli aspetti emozionali che sentiamo nel corpo ci possono indicare, e aiutarci a capire quali sono le reali tensioni emotive che somatizziamo; come liberarci di dette tensioni e infelicità. Va evidenziato che le persone cercano di sentire sempre meno le emozioni negative e spiacevoli, e per fare ciò in un certo senso si desensibilizzano consapevolmente, “distraendosi” dalla loro percezione, influendo a lungo andare anche sulla percezione delle emozioni che considerano positive. Ciò rende sempre più pericolose, ai fini dello stare in benessere e salute, le varie emozioni dato che esse, se cancellate e inascoltate, iniziano ad agire in modo più profondo e inconscio, creando danni notevoli! Le emozioni fastidiose e dolorose, infatti, facilmente agiscono (o se si preferisce si può dire inter-feriscono) sul corpo e sui processi metabolici dell’organismo. Esse, ad esempio, creano un malassorbimento del cibo, un rallentamento dei processi digestivi, un affaticamento degli organi deputati agli aspetti digestivi. Laddove vi è un mal-assorbimento, si riscontra rigidità nei muscoli e nelle zone della colonna vertebrale, carenze di energia, astenia, cali di umore, senso di debolezza fisica e di “feribilità”.

Chi si occupa della cura di una qualsiasi patologia, o allena in vari sport, non può e non deve ignorare le correlazioni esistenti tra salute, benessere e i tre lati del “triangolo della salute”, dato che la nostra mente e il nostro corpo sono strettamente legati e interconnessi. Anche in ambito medico è ormai largamente condivisa l’idea che il benessere fisico abbia una sua influenza sui sentimenti e sulle emozioni, e viceversa, e che a loro volta le emozioni e i sentimenti abbiano delle precise ripercussioni sul corpo. Comprendere il conflitto, o il disagio che ingenera una malattia fisica o uno stato di sofferenza o d’infelicità, è quindi molto importante per poter: ottenere una guarigione rapida e duratura; ottenere un equilibrio e una buona qualità di vita; raggiungere e permanere in uno uno stato di benessere vero e necessario per raggiungere i propri obiettivi, o semplicemente per migliorare le performance sportive.

I risultati che si possono ottenere lungo la strada che porta al benessere dipendono in larga parte dalla percezione che si ha del mondo, dai sistemi di credenze-convinzioni, e dal modo in cui ci si rappresenta la realtà. Ciò di cui siamo convinti è più importante di ciò che c’è nella “realtà”. Potremmo però anche domandarci se esiste la realtà, se consideriamo il mondo per quello che è, o invece per come immaginiamo che sia …

Author: Tennis Olistico

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