Il Flow e la Prestazione Eccellente

Il Flow è una “esperienza ottimale” o “lo stato in cui le persone sono così immerse in ciò che stanno facendo, che tutto il resto sembra non avere importanza”. È una sensazione olistica, caratterizzata da un’improvvisa espansione dei confini del Sé, da una destrutturazione dell’esperienza temporale e da un significativo incremento della percezione di controllo nei confronti dell’attività stessa.

l primo ad occuparsi del Flow – stato di grazia, momento magico – è stato il ricercatore americano Mihaly Csikszentmihalyi,  uno psicologo ungherese emigrato negli Stati Uniti quando aveva 22 anni e che aveva scelto la felicità come oggetto dei suoi studi e delle sue ricerche. Secondo Csikszentmihalyi la felicità non deriva dalla fortuna o dal caso, e non è determinata da eventi esterni al di fuori del nostro controllo. La felicità è legata a come ognuno di noi interpreta gli eventi che accadono e le esperienze che compie. La felicità è quindi una condizione che ha bisogno di essere generata e mantenuta. Csikszentmihalyi osservò che molte persone, in contesti tra loro diversi, descrivevano in modo molto simile un certo stato mentale. Chiamò “flusso di coscienza” (flow) questa esperienza comune, che sembrava essere il risultato della consapevolezza di star facendo del proprio meglio e dell’espressione di tutte le proprie potenzialità.

Questa esperienza piacevole è facile da ottenere se impegnati in attività molto stimolanti, ma può diventare difficile da raggiungere in mancanza di stimoli o quando sono presenti delle distrazioni. Il concetto di flow, comparso nel 1975, si è poi diffuso in vari campi di applicazione della psicologia, come lo sport, la spiritualità, l’istruzione. La caratteristica principale del Flow è la sensazione di gioia spontanea, addirittura di esaltazione: la persona si sente estremamente bene, si identifica con ciò che sta facendo, l’attenzione è indirizzata verso il compito, esprime un controllo molto forte su ciò che sta facendo, le sue reazioni sono in armonia con i cambiamenti. Il Flow è uno stato che presuppone passione e creatività. Sperimentare l’esperienza ottimale dipende da noi, si determina non solo perché siamo protagonisti di  quello  che  stiamo  facendo,  ma perché  siamo  totalmente coinvolti nell’attività, al punto che nient’altro ci importa in quel momento.

A livello sportivo lo stato di Flow è caratterizzato da alcune precise condizioni: Bilanciamento tra sfida e capacità, Integrazione tra azione e consapevolezza, Obiettivi chiari, Feedback immediato e inequivocabile sostanzialmente contemporaneo all’azione, Concentrazione totale sul compito, Perdita del senso di sé e del tempo, esperienza autotelica, che ha la sua ricompensa in se stessa. Contrariamente alla tensione emotiva, il flow è uno stato che permette l’ispirazione: il cervello è tranquillo, le stimolazioni e le inibizioni dei processi nervosi concordano con le necessità del momento. Chi raggiunge risultati straordinari ha sviluppato uno dei talenti più preziosi: motivare se stesso e gli altri.

Ma dove trovare le risorse per alimentare la nostra motivazione? Il motore della motivazione è sempre uno: l’emozione! Tutte le teorie sulla motivazione partono dalle emozioni e dalla capacità di dominarle in vista del raggiungimento di un obiettivo. Nuoce alla spinta motivazionale una mancanza di autocontrollo sulle emozioni, un elevato livello di ansia, preoccupazioni esterne, cattivo umore o un’eccessiva apprensione rivolta al risultato. Insomma, si tratta di porre la propria mente in uno “stato”particolare. La cosa bella è che si tratta di una condizione che tutti noi conosciamo molto bene e che abbiamo sperimentato più volte nella nostra vita. Un punto fondamentale dello stato di “flusso” risulta essere la motivazione intrinseca del soggetto che agisce proprio per il piacere stesso di svolgere l’azione e non per ciò che può ottenere.

Tutto ciò fa riflettere su quanto sia fondamentale incanalare le nostre emozioni verso il piacere di “fare quel che si fa” senza ostinatamente porre come condizione il risultato o la valutazione finale.

Loredana Lovisetto

Psicologa, Psicoterapeuta, Atleta

Author: Tennis Olistico

Share This Post On
Translate »