Ascolto

Ci sono nello Zen alcune parole che rappresentano delle chiavi, una di queste è ASCOLTO. Quello che intendo è un Ascolto ad ampissimo spettro, che va dalle applicazioni più semplici, allo stile di vita, o al modo di giocare a tennis.
 Quando si parla di Zen o di Meditazione, sappiamo che tali filosofie sbocciano in Oriente. In Occidente si dà moltissimo spazio all’Ego, il quale ha spazzato via gli aspetti più Spirituali nel nostro modo di vivere. È molto importante per la nostra Evoluzione come Atleta, ed Essere Umano, riconquistare un bioritmo che favorisca il Benessere e l’Armonia.

Come fare? Cominciamo con l’ascoltare…

Nella pratica della Meditazione c’è un esercizio che si chiama: Inventario.
“Seduto in una posizione meditativa (gambe incrociate, mani appoggiate comodamente sulle ginocchia), in un luogo tranquillo e silenzioso. Porto l’attenzione sul respiro, cercando di respiro in respiro di rallentare il ritmo e rendere più lenta e profonda sia la fase di inspirazione che di espirazione. Tra l’entrata e l’uscita dell’aria come anche tra l’uscita e l’entrata è sempre presente una piccola pausa. Questa prima parte descrive l’inizio di una qualsiasi seduta meditativa. L’esercizio dell’Inventario prevede un lavoro che si pone all’opposto di quanto viene professato nella Meditazione stessa. Si tratta di “osservare” tutto ciò che si “muove” durante la seduta, ad esempio pensieri di qualsiasi tipo, emozioni, sensazioni, immagini, fastidi corporei (pruriti, formicolio, ecc.), cercando di ricordarseli. Tale seduta non dovrebbe durare più di 5-10 minuti. Al termine scriveremo su un foglio tutto ciò che abbiamo osservato. Con questo esercizio vi sarà facile comprendere quanto la mente sia agitata e quanto sia difficile fermarla. Il principio della Meditazione prende spunto da questo lavoro per far capire all’Atleta che la pratica ci permetterà di imparare ad osservare tutto ciò che è dentro di noi (emozioni, sensazioni, pensieri, intuizioni, ecc.) e nello stesso tempo ci donerà il talento di non farci travolgere da questo caos.

Chiunque pratichi uno sport “silenzioso” come il Tennis, sa benissimo di quanto la nostra mente ci sia di ostacolo durante momenti di tensione ad esempio in gara. È spesso in torneo che ci accorgiamo di quanto sia difficile rimanere concentrati di fronte a tale frastuono interiore. Ecco perché Praticare può darci la possibilità di rinforzare il nostro Centro ed imparare a vivere il momento presente.

Passando dalla Meditazione, o dallo Zen, al Tennis, e rimanendo sull’argomento Ascolto, descriverò un lavoro che si basa sul prendere coscienza del corpo durante il gioco. E’ frequente spingere i colpi utilizzando solo alcune parti del corpo, oppure utilizzando molte parti ma senza rendersene conto, senza entrare in reale contatto con esse. Questo ci porta a non usufruire della nostro totale potenziale e quindi a giocare ad una velocità di molto inferiore a quella possibile. Gli esercizi proposti servono a prendere consapevolezza di ciò che facciamo durante l’esecuzione, di come sfruttiamo le leve di spinta, di come potremmo ottimizzare e sincronizzare i vari movimenti. In questo lavoro è appropriato sfruttare il canale visivo-immaginativo ed associare un colore al gruppo muscolare che interverrà nella spinta. I colori potrebbero essere quelli dei Chakra, quindi non casuali, ma coerentemente abbinati in base all’energia utilizzata.

In fase di palleggio o al cesto, su colpi a nostra scelta, portiamo l’attenzione:
- ai piedi, come si muovono, come cercano la palla, come aiutano a spingere; può essere utile visualizzarli di un colore, ad esempio il rosso;

– alle gambe… (colore rosso);

– agli addominali, cercando di sentirli o visualizzarli durante tutto il movimento di apertura e chiusura del colpo, in fase di torsione o rotazione del corpo; (addominali bassi color arancione, addominali alti colore giallo);

– ai lombari-dorsali (arancio o giallo)…

– al braccio non dominante, quale è il suo ruolo dalla posizione di attesa all’esecuzione (colore azzurro);
- al braccio dominante (colore azzurro)…

– piedi-gambe-addominali-schiena…
- braccio dominante e non dominante…

– tutti i gruppi muscolari e le leve insieme, ascoltando il lavoro di sinergia del corpo!

Questo tipo di lavoro può essere abbinato a qualsiasi esercizio scelto sia in palleggio che al cesto o durante un match di allenamento. Ogni fase del lavoro durerà all’incirca 5-10 minuti. L’ideale sarebbe svolgere questa esercitazione con un Coach, ma nel caso voleste provarci, la cosa importante da capire è dare un giusto spazio d’ascolto al nostro corpo. Dobbiamo riscoprirci e distinguere tra “avere un corpo” ed “Essere il Corpo”.

 

Articolo pubblicato sulla Rivista Online “Tennis World”, “Tennis World Magazine” USA, sul Libro Tennis Olistico di Amanda Gesualdi

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