Psiche: la Motivazione

Motiva-l’azione. Partendo dall’età evolutiva in qualsiasi disciplina si decida di cimentarsi, affiorano i primi motivi che spingono all’azione: gioco, piacere, divertimento. Con la crescita nell’età dell’adolescenza i primi motivi diventeranno secondi mutando in: affiliazione, potere, conoscenza. La motivazione assume due rilevanti sfaccettature; intrinseca ed estrinseca. Quante volte si fa ciò che piace ad altri o per ottenere da altri approvazione? Quante volte si decide di fare qualcosa perché lo desideriamo, e a noi stessi procura piacere? Il primo è un caso di motivazione estrinseca il secondo rappresenta un quesito proprio di una motivazione intrinseca.

La motivazione può essere allenata, e a seconda della tipologia, i mezzi da adottare sono differenti. È ottimale avere una buona considerazione dei propri punti di forza e allo stesso tempo una sana accettazione dei punti di forza altrui all’interno di una competizione agonistica e non. Ad alimentare o ad ostacolare l’incremento della motivazione concorrono due sistemi: il sistema famiglia entro cui poniamo tutte le figure affettive significative; il sistema società sportiva, staff, psicologo, medico, allenatore. Al centro di questi due sistemi si pone lo sportivo, e la fusione degli stessi determina il sistema psico sportivo. L’obiettivo è alimentare entrambi i tipi di motivazione così da non creare discrepanze. L’estrinseca rappresenta la motivazione variabile e ad oggi rappresenta quella delle due statisticamente meno curata. Partendo dalla primissima età e lavorando quindi con continuità è possibile creare sinergia tra le due tipologie. In psicologia sportiva un mezzo utilizzabile per indagare il tratto motivazionale è la scheda sogno. Attraverso questo strumento conosciamo l’interesse del soggetto in ciò che sta facendo. Se a fine test non compare alcuna vibrazione il sogno sarà di qualcun’altro e saremo di fronte ad una motivazione estrinseca.

Al di là dell’aspetto clinico cosa può essere per ognuno di noi la motivazione? Possiamo essere tutti d’accordo sul ritenere tratto soggettivo e possiamo ugualmente ritenere fulcro energetico della nostra esistenza. Alimentandola ci sentiamo vivi, percepiamo noi stessi attivamente e l’energia che prende piede ci fa sentire in grado di affrontare qualsiasi cosa. Non sempre può accadere di sentirsi motivati. In fondo ad una stanza non vediamo la nostra “luce motivazione” e procediamo a tentoni nel buio. Questo può accadere quando non siamo sulla giusta strada, quando con un po’ di umiltà e consapevolezza dovremmo interrogarci se quello che stiamo facendo ci rende felici. La motivazione non è solamente nella pratica sportiva. Ognuno di noi può trovare il proprio fulcro energetico in qualsiasi attività anche ricreativa come la scrittura o il disegno. Una volta trovato ciò che ci rende liberi di essere noi stessi, l’arduo lavoro non è terminato.  Bisognerà quotidianamente alimentare la fiammella. Se si avrà la percezione di non aver trovato ancora ciò che ci motiva, non fermiamoci.

Tentando e scoprendo ogni giorno un tassello alla volta, saremo in grado di viaggiare sulla giusta strada e scoprirci, e quel procedere a tentoni nel buio non sarà vano. La vera forza reputo sia riconoscere e accettare ciò che ci rende felici e malgrado la possibilità di uno scontro ammissibile con uno dei due sistemi, proseguire lungo il proprio percorso. Riconoscere e accettare che ognuno di noi ha, il proprio viaggio che lo rappresenta. Parlare esclusivamente di un aspetto clinico, lo reputo limitante. Il sistema persona è complesso e alle volte nemmeno la teoria più famosa al mondo con tanto di andamenti grafici statistici è in grado di aiutare nella risoluzione. Siamo tanto e altro e questo tanto insieme a questo altro, risiede nel nostro cuore, nelle emozioni. Trovare a tutti i costi sinergia tra razionalità e emozione non è facile. Per alcuni l’obiettivo in generale della vita è l’equilibrio tra questi due elementi. Credo che ognuno debba essere libero di esprimere il proprio mondo come meglio crede e la motivazione può essere un valido alleato. Ad ognuno con coraggio il proprio percorso!

 

 

* Leggi di Marta Silvino i seguenti articoli: Le Skill MentaliObiettivi: raggiungibili e realistici

Marta Silvino

Psicologa dello Sport – Atleta ed Insegnante di Tennis – Primo Livello di Reiki

marta.silvino@yahoo.it

Author: Tennis Olistico

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