Insegnare con il cuore

“Non esiste apprendimento senza amore”.    Papa Giovanni Paolo II

Non potevo certamente iniziare questo articolo con una citazione migliore; questo basilare principio è sempre stato, e oggi ancora di più, un pilastro di vita dell’amico-collega Coach Internazionale Claudio Rigolo, con cui collaboro ormai da tanti anni.

Le nostre strade si sono incontrate in un pomeriggio afoso di 16 anni fà al Circolo Tennis Libertas di Livorno, dove Claudio era solito allenarsi per la sua attività internazionale. In quegli anni lavoravo come Maestro ed ero sinceramente privo di qualsiasi nozione, riguardante il tennis su sedia a rotelle. La cosa mi incuriosì immediatamente (mi reputo ancora oggi una persona umile e vogliosa di imparare cose nuove), tanto da voler fissare un appuntamento per parlare della parte teorica, ma anche per andare in campo a provare questa nuova disciplina.

Claudio Rigolo

Tra di noi è scattata la scintilla verso la condivisione per la nostra professione, vedendo dalla parte opposta una voglia di “dare” verso un giovane Maestro desideroso di “carpire” tutti i segreti. L’empatia è stata l’elemento e il collante per far decollare non solo il nostro rapporto, ma anche per approfondire la conoscenza da entrambe le parti del tennis per normodotati e diversamente abili. Durante gli allenamenti “sperimentavo” nuovi esercizi e Claudio con il suo “cuore d’insegnante”, investiva il tempo per darmi utili consigli!

Ho usato il termine cuore riferendomi al titolo dell’articolo in cui in ogni professione (a maggior ragione se si tratta d’insegnare a bambini/e, ragazzi/e) l’ingrediente richiesto deve prevedere il sentimento! Claudio è sempre stato Maestro/Educatore, dove la figura dell’allievo era vista a 360°, comprendendo in essa la parte tecnica, tattica, atletica ma soprattutto mentale ed emozionale……. e se mi permettete il termine anche olistica, di cui la Coach Internazionale e amica Amanda Gesualdi è stata pioniera.

“Supportato” da questi insegnanti amorevoli, mi sono ritagliato del tempo da dedicare ai convegni, tornei, campionati nazionali, internazionali e mondiali per il Weelchair tennis, incontrando sempre più persone di “cuore” e con il dono dell’umiltà. La figura di Claudio è sempre stata fin dall’inizio imponente, anche nei confronti delle tematiche sulla disabilità e non nego che il suo carattere molto esuberante e schietto, ha influito positivamente nella mia struttura caratteriale!

L’amore trasmesso mi ha permesso di entrare nella SIL, (Sport Insieme Livorno) Associazione dove si svolgono numerosi sport per persone con disabilità e, l’amore verso la professione di Maestro, si è allargata come una grande macchia in mezzo al mare, verso altre discipline come il Basket, la pittura, la vela, partecipando a dimostrazioni ed eventi……… il cuore si stava ingrandendo!!!

Questo tipo d’insegnamento mi ha dato modo di conoscere attraverso Claudio altri professionisti di rilievo, come Erasmo Palma, Direttore dell’Accademia del Tennis di Calenzano, Claudio Pistolesi e Alberto Castellani, Coach Internazionali di fama mondiale, e ad iniziare un nuovo “percorso” di formazione, attraverso l’uso della percezione durante i corsi e le lezioni di tennis.

La sinergia creata tra la percezione e l’insegnamento con il cuore, hanno dato spinta ad un nuovo modo di “vedere” il tennis! Ma ripeto (spero di non essere noioso….), Claudio è stato il protagonista di tutto questo fin dall’inizio del nostro rapporto. Non voglio tralasciare assolutamente le figure di altri due professionisti con cui collaboro con orgoglio: Amanda Gesualdi che oltre ad essere una grande professionista è una persona che stimo e con cui condivido una piccola parte del mio lavoro e che ogni volta che vado al Circolo di Rozzano, “respiro a pieni polmoni” il lavoro che ha fatto in maniera olistica con il suo valido Staff, e ultimamente, Stefano Zambelli, Coach Internazionale, insegnante di tennis su sedia a rotelle e maestro di tennis per ciechi e ipovedenti, con cui “sento” di poter contare come valida persona a livello umano e professionale.

Ognuno di loro mi ha “arricchito” e continua ancora oggi a farlo, seppur con caratteristiche differenti. Claudio per il carattere schietto che lo porta ad insegnare con emozioni “vive”, trasportando l’allievo durante la lezione, verso la dimensione della gioia e serenità; Amanda con la grande conoscenza in molteplici settori (insegnamento olistico, relatrice in convegni e simposi, scrittrice e ricercatrice) e la dedizione ad inglobare il gioco del tennis anche come percorso spirituale e di completezza umana; Stefano con la competenza come coach internazionale, insegnante di tennis per disabili su sedia a rotelle, maestro di tennis per ciechi e ipovedenti, professore diplomato ISEF.

Ognuno ha portato e sta portando la voglia di continuare ad essere curioso, spostando l’asticella del sapere sempre più avanti, con l’obiettivo di rendere il lavoro privo di routine quotidiana. Se oggi sono un Maestro felice per la mia professione, lo devo anche a Claudio e successivamente ad Amanda e più recentemente a Stefano, certo di poter dire con orgoglio di far parte della “famiglia” degli insegnanti che svolgono il proprio ruolo mettendo sul campo da tennis il cuore!!!

 

Francesco Mori per Tennis Olistico ®
Tecnico FISD (Federazione Italiana Sport Disabili); Tecnico UISP; Maestro Nazionale FIT; Istruttore di Tennis per Ciechi ed Ipovedenti di 1° Livello
Mail: francescomori6@virgilio.it

Author: Tennis Olistico

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