Giugno 2017. Il tempo vola e me ne rendo sempre più conto. Ho appena finito il secondo anno di Università negli Stati Uniti e sono esattamente a metà del mio percorso universitario. Mi sembra quasi surreale perchè da un lato ho la percezione di essere partita solo ieri, ma dall’altro sto acquisendo un bagaglio di esperienze che probabilmente non avrei ottenuto rimanendo in Italia.
Nel precedente articolo per Tennis Olistico ho raccontato dei miei primi sei mesi alla Charleston Southern University e di cosa mi avesse portata lì. Sono ripartita per gli USA a inizio Gennaio perchè è il momento in cui comincia la “season” cioè la stagione tennistica vera e propria, che parte appunto a Gennaio, e termina a Maggio. La nostra prima partita è stata contro la Clemson University, una delle squadre americane più forti. Abbiamo subito una sconfitta, che però poi ci è servita come stimolo ed esperienza per le gare a venire. In generale abbiamo concluso la stagione con 17 partive vinte e 3 perse, il che dimostra un’ottima stagione tennistica, di un team di ragazze molto unito capitanato dal Coach Mike Baker. Lui è una persona estremamente disponibile e accorta che ci tratta tutte
come parte della sua famiglia e credo che sia stato uno dei fattori fondamentali del successo della squadra. Durante il corso della stagione sentivo crescere il senso di unione con le mie compagne, ogniuna diversa ma tutte legate da qualcosa di più grande di noi: la squadra.
Conciliare le numerose trasferte, gli allenamenti e l’università è stato difficile ma anche gratificante allo stesso tempo. Coach Mike dice sempre che noi dobbiamo bilanciare il tutto, e di trovare anche dei momenti per noi stesse in cui divertirci durante il percorso. Per questa ragione ci ha portato in una trasferta ad Orlando, nel sud della Florida, dove abbiamo giocato e vinto contro la Stetson University, visitato il Campus Nazionale della USTA e DisneyWorld. Sono rimasta molto colpita dal nuovo centro federale americano costato un miliardo di dollari (si avete capito bene, un miliardo!). Sapevo dell’avvanguardia di quel Campus ma quello che mi trovai davanti andò ben oltre ogni mia aspettativa. Il Centro Tecnico Federale ha 100 campi da tennis di tutte le superfici, tutti completi di monitor di analisi dei colpi e live streaming, incorniciato da una location verde, con alberi e piccoli meravigliosi laghi! Anche la giornata a Disneyworld mi è piaciuta moltissimo, in parte perchè andarci era uno dei miei sogni fin da bambina, è stata un’esperienza magica!!
Charleston è una città che offre molto per gli amanti dello sport, infatti per la prima volta questo semestre sono riuscita a vedere partite di hockey sul ghiaccio e una di baseball professionale. Appena io e le mie compagne abbiamo un po’ di tempo libero cerchiamo di andare in spiaggia anche solo per studiare perchè vivendo in una città come Charleston sarebbe un peccato non farlo. Lo studio è una parte fondamentale dell’essere uno studente-atleta e la media scolastica (ovvero GPA) viene presa molto in considerazione per poter giocare e competere. Nonostante l’inglese non sia la mia prima lingua non ho mai avuto grosse difficoltà e questo semeste ho ottenuto una media di 3.8 su 4, ricevendo personalmente una e-mail dal presidente dell’Università che si è congratulato con me per i risultati ottenuti sia dal punto di vista sportivo che accademico!
Ora sono tornata a Milano per trascorrere le vacanze estive, dove continuo ad allenarmi presso l’Accademia Tennis Olistico a Rozzano che mi contribuito molto al mio percorso di crescita tennistica e personale. Una cosa di cui avevo timore prima di partire per gli Stati Uniti era di perdere i contatti con le persone care, ma la distanza mi ha dimostrato che i rapporti, se solidi, si rafforzano maggiormente. Sono molto felice della scelta che ho fatto e nonostante sia un percorso che mette a dura prova, personalmente penso che ne valga ampiamente la pena!
Yana Morar per Tennis Olistico ®
Studentessa e Atleta – YMorar@csustudent.net
